http://hdrnet.org/index.php/aib/issue/feedAIB studi2022-10-31T09:54:53+00:00Redazione AIB studiaibstudi@aib.itOpen Journal Systems<div> <p>AIB studi, già <a href="http://bollettino.aib.it/" target="_blank" rel="noopener">Bollettino AIB</a>, è una rivista quadrimestrale pubblicata dall'Associazione italiana biblioteche (AIB). La rivista, peer-reviewed e open access, è orientata verso la ricerca biblioteconomica e l'analisi dei fatti ed è rivolta a far crescere la riflessione teorica, la sperimentazione metodologica e le pratiche professionali nell'ambito dei servizi bibliotecari, documentali e di informazione.<br />AIB studi è inserita nell’elenco delle riviste di classe A dell’ANVUR, è indicizzata in Scopus e in ESCI (Emerging sources citation index di Web of science). La rivista, inoltre, ha ottenuto il Seal DOAJ (Directory of open access journals).</p> </div>http://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13762Prova2022-10-15T17:21:58+00:00Maria Cassellamaria.cassella@unito.it<p>prova</p>2022-10-31T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Maria Cassellahttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13403La biblioteca di Abele2022-03-13T18:50:01+00:00Maurizio Ferrarismaurizio.ferraris@unito.it<p>La storia del web può essere suddivisa, al momento, in tre fasi: il Web1, quello delle origini sino all’inizio del terzo millennio, fatto di e-mail e di siti immobili, solamente da vedere; il Web2, quello dei blog, dei social e degli smartphone, ossia un web di piattaforme che si rivelavano accoglienti nei confronti degli utenti, e li rendevano attori consapevoli della comunicazione; il Web3, quello attuale, caratterizzato dal ‘metaverso’ e dalla blockchain. La riflessione dell’autore si incentra sulla fisionomia di quest’ultima fase e sul ruolo cruciale che le biblioteche possono ricoprire nell’educazione della società.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Maurizio Ferrarishttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13395Il web semantico: il contesto di lavoro odierno2022-01-28T14:23:53+00:00Mauro Guerrinimauro.guerrini@unifi.it<p>L’articolo riporta l’intervento tenuto dall’autore nell’ambito del seminario “Luci e ombre del semantic web” (21 gennaio 2022), durante il quale è stato presentato il Manifesto sul web semantico a cura del Gruppo di studio Catalogazione, indicizzazione, linked open data e web semantico dell’AIB. Interconnessione, interoperabilità, accesso, qualità del dato sono i pilastri su cui deve poggiare il web semantico, senza temere di mettere in discussione principi e riferimenti ritenuti oramai stabili e consolidati.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Mauro Guerrinihttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13387Che cos'è la cultura?2021-12-29T15:11:11+00:00Alfredo Serraialfredo.serrai@libero.it<p>Nella prima parte, l’articolo analizza il rapporto e le differenze tra ‘cultura’ e ‘informazione’ da un punto di vista neurologico e cognitivo.<br />Nella seconda parte si riflette sul ruolo delle biblioteche quali archivi della creazione intellettuale e spirituale degli uomini, nonché ponte fra la cultura del passato e quella del presente: cultura che, per secoli, è stata rappresentata dal patrimonio documentario delle biblioteche stesse. Oggi, tuttavia, dilatata dal concetto di ‘scienza’, la cultura ha smarrito i suoi connotati tradizionali, al punto che sono entrate in crisi di identità sia la sua configurazione che il suo futuro.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Alfredo Serraihttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13406Letteratura professionale italiana, a cura di Vittorio Ponzani2022-03-28T17:49:10+00:00Vittorio Ponzaniponzani@aib.it2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Vittorio Ponzanihttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13288L' insegnamento della LIS durante la pandemia: l’esperienza del LIS Department della St. Petersburg State University of Culture, Russia2022-01-27T17:10:52+00:00Anna Gruzovagruzova26@gmail.com<p>L’articolo esamina le sfide e le opportunità che il Library and Information Science Department della St. Petersburg State University of Culture ha affrontato durante la pandemia di Covid-19.<br />I problemi didattici erano dovuti alla mancanza di esperienza tra i docenti nell’organizzazione dell’apprendimento digitale (digital learning, DL). I problemi tecnologici sono stati di due tipi: la mancanza di un adeguato learning management system(LMS) e quella di computer e software adeguati sia tra i docenti sia tra gli studenti. Non esisteva in precedenza una politica chiara e rigorosa di DL ma, in qualche modo, questo ha fornito flessibilità nell’organizzazione dei processi di apprendimento.<br />Inoltre, la situazione di chiusura e l’isolamento sono stati psicologicamente molto difficili da affrontare, generando un’ansia costante e una sensazione di perenne ritardo, pur lavorando tutti i giorni.<br />Per affrontare questi problemi sono state elaborate nuove strategie di DL, facendo ricorso a tecnologie ‘a portata di mano’: la videoconferenza su Zoom e il social network russo VKontakte; la mancanza di attrezzature a casa è stata compensata dall’aumento della flessibilità dell’insegnamento e dell’apprendimento, si è sviluppato un ambiente DL che includesse materiali di apprendimento e di insegnamento, nonché una biblioteca digitale. Si è ricorso alla didattica a distanza con brevi lezioni via Zoom, sia sincrone sia asincrone. L’apprendimento online ha avuto un approccio problem-based e project-based, motivando gli studenti a lavorare in gruppo e su casi di studio concreti. Sono stati inoltre elaborati nuovi sistemi di valutazione dei progressi dell’apprendimento degli studenti con quiz online e risoluzione di casi. Per gestire l’ansia, si è rafforzato il lavoro di supervisione e di mentoring.<br />Nonostante le nuove sfide e le tendenze portate dalla pandemia, il dipartimento ha conservato le sue tradizioni educative che hanno permesso il miglioramento della qualità generale dell’istruzione.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Anna Gruzovahttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13415Che cos’è una biblioteca ‘normale’?2022-04-30T08:20:47+00:00Giuseppe Vitiellog.vitiello@eblida.org2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Giuseppe Vitiellohttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13410Saggi in ricordo di Maria A. Abenante: le qualità (e i valori) di una bibliotecaria2022-04-04T09:08:09+00:00Federica Olivottofederica.olivotto@aib.it<p>La lettura dei contributi raccolti nel volume miscellaneo curato da Vittorio Ponzani L’orgoglio di essere bibliotecari: saggi in ricordo di Maria A. Abenante (AIB, 2020) offre l’occasione di riflettere su alcuni dei valori che sostengono e muovono l’azione bibliotecaria: declinata nei suoi diversi servizi, rivolta a un’utenza variegata, immersa in una realtà informativa complessa, oggi forse più che mai necessita di elementi solidi su cui poggiare. Orgoglio, inclusione, legame per la propria terra e lungimiranza, ma anche mitezza, rigore e convinzione sono alcune delle caratteristiche che hanno guidato il percorso professionale e di vita di Maria A. Abenante (1969-2019), e che possono fungere da ancora, ma anche essere di ispirazione.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Federica Olivottohttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13386Gli incunaboli di Umberto Eco2022-01-27T17:23:59+00:00Angela Nuovoangela.nuovo@uniud.itAldo Colettoaldo.coletto@gmail.com<p>Nel 2021, il Ministero della Cultura ha acquisito la biblioteca privata di Umberto Eco, la cui collezione di 1.200 libri antichi e rari è pervenuta alla Biblioteca Braidense di Milano. Essa include 36 incunaboli che costituiscono l’oggetto del presente studio.</p>2022-04-13T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Angela Nuovo, Aldo Colettohttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13384La scelta di lettura nella biblioteca pubblica: fisionomia, spazi e contesti del progetto Reading(&)Machine2022-01-27T17:33:51+00:00Maurizio Vivarellimaurizio.vivarelli@unito.it<p>Il tema centrale del contributo è costituito dalla ‘scelta di lettura’ nella biblioteca pubblica e si pone l’obiettivo di delineare le caratteristiche e i contesti del progetto Reading(&)Machine, promosso ed elaborato dai centri SmartData@PoliTO e VR@PoliTO del Politecnico di Torino e dal Dipartimento di Studi storici dell’Università degli studi di Torino. Reading(&)Machine consiste in: a) un sistema di raccomandazione basato su strumenti di intelligenza artificiale; b) un’interfaccia immersiva, aumentata e potenziata, per accedere ai suggerimenti del sistema; c) un ambiente ibrido, fisico e digitale, con cui R(&)M diventa parte integrante dell’ecosistema informativo della biblioteca. <br />La ‘scelta di lettura’, mappata all’interno delle tipologie di lettura attuate nello spazio semiotico della biblioteca, viene trattata nel quadro delle relazioni tra biblioteche pubbliche, biblioteconomia, pratiche di lettura, analizzate utilizzando il lessico concettuale di Paul Ricoeur e i termini e i concetti di ‘prefigurazione’, ‘configurazione’, ‘rifigurazione’. <br />La letteratura di riferimento è prevalentemente quella prodotta in area biblioteconomica, nazionale e internazionale, a partire dagli anni Sessanta del Novecento, e include la descrizione di alcune delle più rilevanti caratteristiche dei sistemi di raccomandazione, in cui la scelta di lettura è suggerita non dagli umani ma dalle macchine. In conclusione vengono sinteticamente richiamate alcune delle principali implicazioni suscitate.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Maurizio Vivarellihttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13374Per una visione sistemica del prestito digitale bibliotecario2022-01-27T17:26:10+00:00Fabio Mercantimercantifa@gmail.com<p class="western" align="justify">Il contributo si propone come un percorso per riflettere sul prestito digitale bibliotecario di e-book secondo una triplice prospettiva: come servizio che fa parte della biblioteca piattaforma della conoscenza, come forma di lettura per le persone, come modalità di diffusione del libro e della lettura. Ciò è possibile considerando gli aspetti tecnologici e distributivi propri del servizio e a esso connessi, nonché quelli relazionali legati alla lettura e al servizio stesso.<br />Inizialmente si prendono in esame i concetti di disintermediazione (e nuove forme di mediazione) e di piattaforma digitale; quindi, quello di biblioteca come piattaforma e il paradigma della biblioteconomica sociale, fondamentale per interpretare i fenomeni in profondità. In seguito ci si concentra su alcuni aspetti riguardanti il nuovo sistema del libro, sempre più caratterizzato dall’integrazione tra la dimensione fisica e quella digitale.<br />La restante parte del contributo è interamente dedicata al prestito digitale. Si evidenzia come le caratteristiche del servizio siano connesse ai vari aspetti che riguardano la piattaforma di prestito digitale, l’editoria digitale e le singole realtà bibliotecarie. Grazie all’approccio proposto dalla biblioteconomia sociale è possibile valorizzare anche gli aspetti relazionali del servizio legati alle percezioni di chi lavora in biblioteca e ai bisogni dell’utenza. Per questo è importante analizzare il servizio da diverse prospettive, con particolare attenzione alle dinamiche di utilizzo da parte delle persone e alla vision di bibliotecari e bibliotecarie.<br />Tutti questi sono aspetti fondamentali per lo sviluppo di un servizio ancora giovane e in continua innovazione.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Fabio Mercantihttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13394Bias delle collezioni e data analysis: un modello per lo studio comparato delle raccolte LGBTQ+2022-01-27T17:19:21+00:00Sara Dinotolasaradinotola@gmail.com<p>Il contributo nella prima parte illustra i risultati di un’analisi dell’offerta editoriale italiana sulle tematiche LGBTQ+, limitatamente alla saggistica per adulti pubblicata tra il 2016 e la prima metà del 2021.<br />Successivamente, l’analisi si sofferma sulla rappresentatività di tali pubblicazioni all’interno delle collezioni dei sistemi bibliotecari di dieci grandi città italiane. Viene realizzato uno studio comparato relativo a diversi aspetti: anni di pubblicazione, editori, classi CDD, livelli di approfondimento Conspectus, indicatori di utilizzo. Inoltre, viene condotta un’indagine qualitativa, tramite la realizzazione di interviste ai bibliotecari e alle bibliotecarie, per portare alla luce ulteriori elementi, tra cui le motivazioni e i criteri in base ai quali essi acquisiscono o non acquisiscono i titoli LGBTQ+.<br />In conclusione, dopo un confronto con i risultati di studi simili condotti in altri contesti geografici, si cerca di capire se tra i fattori che influenzano lo sviluppo delle collezioni a tematica LGBTQ+ rientrino anche i bias cognitivi (pregiudizi impliciti). Far emergere eventuali bias è fondamentale per rendere più consapevoli i bibliotecari e per riportare in primo piano il rispetto dell’etica professionale e dei principi della pluralità su cui si fonda il concetto di biblioteca pubblica. Studi di questo tipo permettono anche di ottenere elementi informativi dettagliati di cui tenere conto nei progetti finalizzati all’implementazione di sistemi di raccomandazione che sfruttano le potenzialità dell’intelligenza artificiale e, in particolare, del machine learning: non va dimenticato, infatti, che i bias algoritmici riflettono i bias del mondo reale.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Sara Dinotolahttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13416Bibliotecari, il lavoro più bello del mondo. Anche in Italia? Per un resoconto del 61. Congresso nazionale AIB2022-05-05T06:32:57+00:00Maddalena Battaggiamaddalena.battaggia@gmail.com<p>Il contributo vuole restituire una fotografia del 61. Congresso nazionale dell’Associazione italiana biblioteche “Bibliotecari, il lavoro più bello del mondo. Anche in Italia?” che si è svolto online il 25 e il 26 novembre 2021 e che ha visto la partecipazione di numerosi relatori provenienti dall’ambito professionale e dal contesto universitario, molti dei quali appartenenti a commissioni e osservatori AIB. Di ogni intervento sono stati ripresi gli aspetti ritenuti più significativi al fine di dare al lettore contezza dei principali temi trattati, essendo tuttavia consci di non poter riportare tutta la ricchezza di contenuti presente nelle relazioni. In chiusura si propone una riflessione sulla necessità di affrontare le criticità della professione e delle biblioteche mediante prospettive differenti, superando l’autoreferenzialità e giungendo, così, a una ricca e profonda conoscenza del nostro settore.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Maddalena Battaggiahttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13414Recensioni, a cura di Desirée de Stefano e Federica Olivotto2022-04-30T07:21:50+00:00Desirée de Stefanodesiree.destefano@aib.itFederica Olivottofederica.olivotto@aib.it2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Desirée de Stefano, Federica Olivottohttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13301Linked open data per la valorizzazione di collezioni culturali: il dataset mythLOD2022-01-27T17:38:55+00:00Valentina Pasqualvalentina.pasqual2@unibo.itFrancesca Tomasifrancesca.tomasi@unibo.it<p>La rappresentazione formale dei metadati culturali è sempre stata una sfida, considerando tanto l’eterogeneità degli oggetti culturali quanto l’esigenza di documentare l’atto interpretativo esercitato dagli esperti. Questo articolo presenta una panoramica della ri valorizzazione della collezione digitale Mythologiae in formato linked open data. La ricerca mira a esplorare i dati di una raccolta di opere d’arte (Mythologiae) promuovendo le potenzialità del web semantico, concentrandosi in particolare sulla rappresentazione formale dell’associazione degli oggetti culturali alle fonti letterarie, così come realizzata dagli esperti, documentando anche le loro interpretazioni.<br />Il flusso di lavoro è consistito nella definizione del modello di dati, nella pulizia e disambiguazione degli stessi, nella conversione (da struttura tabulare a grafo) e nell’attività di testing (in particolare la revisione degli esperti di dominio del dataset tramite competency question e visualizzazioni dei dati).<br />Il risultato è la piattaforma mythLOD, che presenta il dataset insieme alla documentazione dettagliata della ricerca. Inoltre, la piattaforma ospita i due spazi di visualizzazione dei dati (il catalogo online e un esperimento di data storytelling sul caso studio dell’Eneide) che arricchiscono la documentazione del progetto come unità di test user-friendly per il dataset e costituiscono un ulteriore strumento di documentazione del progetto e di esplorazione della collezione.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Valentina Pasqual, Francesca Tomasihttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13365Intelligenza artificiale e produzione di testi: una prospettiva storico-critica2022-01-27T18:03:30+00:00Maurizio Lanamaurizio.lana@uniupo.it<p class="Body">L’articolo esamina in prospettiva storico-critica alcuni prodotti testuali editoriali realizzati in passato utilizzando computer o più recentemente con l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale (IA). Si pone particolare attenzione alla relazione tra attività del soggetto umano e attività del sistema di IA, con l’intento di demitizzare l’idea ingenua che l’IA sia capace di scrivere testi. Ciò appare in evidenza quando si osserva che i testi sono sempre il prodotto di intervento iniziale di un soggetto umano che configura e indirizza, e che poi spesso mette a punto, in fase finale, un sistema software di IA.</p>2022-04-27T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Maurizio Lanahttp://hdrnet.org/index.php/aib/article/view/13297Modelli di business emergenti e transizione digitale nel settore editoriale spagnolo2022-01-27T17:36:29+00:00Marta Magadán-Díazmarta.magadan@unir.netJesús I. Rivas-Garcíajesus.rivas@unir.net<p>L’articolo intende fornire una panoramica delle principali sfide che gli editori spagnoli si trovano ad affrontare a seguito del cambiamento tecnico, analizzando la loro trasformazione digitale. Vengono descritti diversi modelli di business editoriale attualmente sperimentati sul mercato, che gli editori possono sfruttare per ampliare il portafoglio dei loro prodotti e servizi. Vengono inoltre delineati e formulati possibili scenari futuri per approfondire il ruolo culturale e imprenditoriale degli editori spagnoli e per incoraggiarli ad assumere una posizione proattiva in termini di innovazione.<br />Le principali conclusioni dello studio presentato in questo articolo sono quattro. In primo luogo, il settore editoriale spagnolo ha due linee di business che coesistono come complementari e non sostitutive: da un lato il libro cartaceo e, dall’altro, l’e-book. In secondo luogo, la cautela degli editori spagnoli nei confronti dell’innovazione frena lo sviluppo del mercato del libro elettronico dal punto di vista dell’offerta, considerato il basso volume di opere pubblicate in digitale rispetto a quelle stampate. In terzo luogo, la mancanza di iniziative digitali congiunte, ovvero tra i diversi agenti della catena del valore del libro, ha portato i produttori di hardware e i fornitori di servizi web a entrare nell’industria del libro superando, in molti casi, i tradizionali attori del settore nella creazione di nuovi modelli per contenuti digitali. Infine, l’attuale situazione pandemica ha rappresentato un punto di svolta nell’atteggiamento di una parte del settore editoriale spagnolo, costretto a concentrarsi sulla necessità di realizzare una trasformazione digitale accelerata per proseguire la propria attività: il Covid-19 ha dunque indirettamente catalizzato, come effetto collaterale, l’urgenza di un cambiamento organizzativo.</p>2022-05-24T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Marta Magadán-Díaz, Jesús I. Rivas-García